Oggi lezione all'aperto, approfittando del sole. L'attività è stata l'osservazione del contesto naturale (c'è molto verde intorno alla scuola) con le varietà di piante e fiori. La lezione ha avuto due fasi, la prima relativa all'apprendimento visivo dei particolari naturali, la seconda fase si è basata sulla trasposizione del dato osservato nella spiegazione del concetto delle diversità che vivono in armonia nell'unità naturale.
Nella prima fase ci siamo avvalsi della collaborazione della bidella che, per via della sua esperienza in un vivaio, ha spiegato le varietà delle piante con i loro nomi, le tipologie, le esigenze, le caratteristiche, ecc. I ragazzi hanno preso appunti e alcuni di loro, in modo assolutamente autonomo e spontaneo, si sono divertiti anche a disegnare le piante e i fiori dal vero. Ottimo. Nella seconda fase ho potuto spiegare le analogie tra le varietà delle piante e gli esseri umani. Ogni individuo è diverso, ognuno ha le proprie esigenze e propri ritmi, e questa unicità, questa diversità, deve essere rispettata se non vogliamo rovinare l'armonia e l'ordine naturale. Così ho spiegato che anche loro, i ragazzi e le ragazze della classe, nella loro diversità rappresentano una ricchezza naturale, hanno ritmi ed esigenze diverse che non devono essere soffocate da nessuno, né standardizzate, contabilizzate, normate, programmate dall'esterno. L'armonia si raggiunge soltanto quando ogni essere vivente viene rispettato per ciò che è, per ciò che vuole, per ciò che dà. Se in un dato anno, una certa pianta fa pochi frutti, vuol dire che è così che deve andare, e nessuno potrà punire la pianta per questo.
I ragazzi e le ragazze (11 anni) hanno imparato che:
Nella prima fase ci siamo avvalsi della collaborazione della bidella che, per via della sua esperienza in un vivaio, ha spiegato le varietà delle piante con i loro nomi, le tipologie, le esigenze, le caratteristiche, ecc. I ragazzi hanno preso appunti e alcuni di loro, in modo assolutamente autonomo e spontaneo, si sono divertiti anche a disegnare le piante e i fiori dal vero. Ottimo. Nella seconda fase ho potuto spiegare le analogie tra le varietà delle piante e gli esseri umani. Ogni individuo è diverso, ognuno ha le proprie esigenze e propri ritmi, e questa unicità, questa diversità, deve essere rispettata se non vogliamo rovinare l'armonia e l'ordine naturale. Così ho spiegato che anche loro, i ragazzi e le ragazze della classe, nella loro diversità rappresentano una ricchezza naturale, hanno ritmi ed esigenze diverse che non devono essere soffocate da nessuno, né standardizzate, contabilizzate, normate, programmate dall'esterno. L'armonia si raggiunge soltanto quando ogni essere vivente viene rispettato per ciò che è, per ciò che vuole, per ciò che dà. Se in un dato anno, una certa pianta fa pochi frutti, vuol dire che è così che deve andare, e nessuno potrà punire la pianta per questo.
I ragazzi e le ragazze (11 anni) hanno imparato che:
- si può imparare da tutte le persone, a prescindere dal loro mestiere apparente (la bidella al posto del professore), perché ogni persona ha varie conoscenze, varie esperienze, varie metodologie operative, varie soluzioni per lo stesso problema. Lo scambio di informazioni tra individui diversi produce sempre ricchezza e progresso umano.
- il contesto mondiale, con le sue società, è fatto di individui unici, diversi, egualmente preziosi e utili.
- la diversità è armonia.
- intervenire dall'esterno per modificare l'ordine naturale, produce sofferenza, disarmonia, appiattimento culturale, mortificazione delle singole qualità, privazione degli slanci geniali e della meraviglia.
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