Una citazione al giorno

Una citazione al giorno -
Data Rivoluzionaria

La saggezza non deriva dal sapere

Diceva Eraclito: 'Il sapere molte cose non insegna ad avere intelletto'.
Come ho avuto modo di dire anche in questo blog più di una volta, l'intelletto, l'intelligenza, la saggezza, non si raggiungono, non sono una mèta, non si conquistano per mezzo di percorsi educativi o di istruzione obbligati provenienti dall'esterno, pensati da qualcuno che ha tutto l'interesse a costruire una società funzionale ai suoi scopi. Questa credenza è un retaggio dogmatico di molti secoli fa. Occorre ribadirlo spesso: 'il sapere molte cose non insegna ad avere intelletto'.
L'intelligenza è una proprietà del cervello, è una sua funzionalità intrinseca, propria, innata, e può essere di vari tipi. Cervello e intelligenza sono, osservando bene da un certo punto di vista, la stessa cosa. L'intelligenza si può sviluppare, questo è certo, in base al contesto, in base all'ambiente, cioè in base alle relazioni e al tipo di modello sociale. In un luogo chiuso e sfittico come la scuola l'intelligenza non si sviluppa affatto, si annichilisce.
'Leggere dei libri' (espressione che non vuol dire niente se non si specifica quantomeno il tipo di libri) non vuol dire, come si tende erroneamente a credere, creare intelligenza, vuol dire invece orientarla in un preciso senso, farla lavorare in una direzione voluta, programmarla per un tipo preciso di obiettivo. L'intelligenza è una proprietà funzionale che preesiste ad ogni supporto esterno, od input, e sono questi supporti od input esterni a condizionarla. Se oggi notiamo una supposta diffusa 'ignoranza' nella società, non è perché non si legge abbastanza, ma, al contrario, è perché l'intelligenza viene costantemente indirizzata verso un certo tipo di obiettivi sociali, comportamentali, esistenziali. Mai come oggi, in realtà, la società è stata invasa da informazioni, siamo circondati da canali informativi, da ogni parte ci arrivano informazioni e istruzioni che, nel caso della scuola, poi, sono pure obbligatorie. Almeno un dubbio, quindi, dovrebbe emergere.
Occorre allora farsi qualche domanda: 'che cosa ci viene dato in pasto dai mass-media, di cui la scuola fa parte? Quale tipo di informazione e quale tipo di sistema culturale agiscono sulla nostra intelligenza'? Che tipo di ambiente mi hanno costruito intorno? Chi decide cosa rendere 'informazione'? Perché? Che cos'è, dunque, la saggezza? Il mio invito, infine, quello di ascoltare questi tre minuti di radio estrapolati da una lunga trasmissione di Rai Radio3 dedicata alla saggezza, la saggezza però intesa come la intende la Chiesa (è la Rai, non scordiamolo), ma che, in questi tre minuti dove si cita anche Eraclito, rende un buon servizio al nostro ragionamento laico e libertario. Buon ascolto.


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Gustavo Esteva

'...A quel punto, sia mia figlia che noi genitori sapevamo che il problema non è la qualità della scuola, ma la scuola stessa. Per quanto riconfigurassimo l’aula, il programma di studio, ecc., la scuola rimaneva il problema e non la soluzione. Per quanto la nostra scuola fosse libera, per quanto fossero belli l’albero e il giardino che sostituivano l’aula, per quanto gli insegnanti fossero aperti e creativi, la nostra scuola era ancora una scuola. (Illich l’avrebbe messo in luce con estrema chiarezza nel suo Descolarizzare la società, come ho scoperto molti anni dopo)'.

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