Ogni tanto disegno per terra, in cortile, mentre i ragazzi giocano o se la raccontano. Ma tutte le volte che comincio un disegno loro si avvicinano, guardano, partecipano, completano il disegno o ne fanno di nuovi. Questa volta si è andati oltre il 'semplice' partecipare lì per lì, ci siamo lasciati coinvogere in un vero progetto, divenuto tale dopo alcune valutazioni. Avevo inizialmente disegnato solo delle forme, poi ci siamo accorti che quelle forme potevano diventare qualcosa di reale, così abbiamo deciso che il disegno diventerà una scultura da realizzare con materiali eterogenei, riciclati e colorati.
Dato che un disegno fatto all'aperto, col gesso, non può durare a lungo, i ragazzi si sono precipitati a stabilire da soli chi sarebbe stato, tra loro, quello più portato a ricopiare il progetto sulla carta. Praticamente, senza volerlo e giocando, hanno fatto la loro bella autovalutazione delle competenze grafiche di ciascuno, e tutti hanno deciso di attribuire il compito a Luca, il quale ha accettato con gioia. Eccolo all'opera, col sostegno degli altri.
Possiamo certamente trarre buone conclusioni da questa esperienza, e le stesse conclusioni saranno esposte ai ragazzi e alle ragazze. E' importante spiegare il 'cosa è successo davvero' in una qualsiasi esperienza, al di là dell'aspetto ludico e percettivo.
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