Nella nostra società statuale, i bisogni vengono appositamente creati, e sono le istituzioni a crearli; queste pensano dunque a diffondere l'illusione sociale secondo cui tali bisogni possono essere soddisfatti, ma soltanto se ci si affida a loro. Vietato fare qualcosa autonomamente. Quindi si genera un circolo vizioso: dalla costruzione del bisogno (invenzione del problema), alla vendita di una 'soluzione', alla ri-creazione del bisogno.
In quanto istituzione, la scuola crea il bisogno di se stessa: più essa genera dei problemi e un tipo specifico di ignoranza, e più le persone credono di avere bisogno di lei. Per questo motivo è appena sufficiente divulgare un sussurro di retorica scolasticizzante ('la scuola è il luogo del pensiero critico', ad esempio) per ottenere il plauso estasiato della folla ubriaca. E così l'istituzione si perpetua.
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