Lo Stato è un poderosissimo sistema di meccanismi autoritari, astutamente progettati e affinati nei secoli, che ha come scopo il mantenimento di questo tipo specifico di società, in cui una élite sfrutta la maggioranza per ricavarne profitti economici e privilegi. Mantenere in piedi una simile organizzazione significa dover usare necessariamente la forza, la coercizione, il controllo, ma soprattutto una persuasione di massa che non deve conoscere interruzione. Quello dello Stato è un lavoro continuo di persuasione e propaganda. Lo Stato ha dunque due bracci potentemente armati: l'uno è la scuola, l'altro è il gendarme, nella sua accezione più ampia possibile (manganello, galera, ospedale psichiatrico, istituti di correzione...). Il primo, usando una violenza invisibile, istruisce ogni nuova generazione a diventare parte integrante di quel sistema di meccanismi autoritari e a darle l'illusione che la scuola, come i governi e le altre istituzioni e tutto l'apparato statuale, siano assolutamente necessari; il secondo braccio, usando una violenza visibile, re-istruisce o ri-educa tutte le volte che qualcuno devia dal percorso per cui è stato istruito e non porta il suo contributo di ricchezza in qualità di schiavo produttore (vedi disegno di H. Daumier 'Gargantua').
Mai come in questo periodo è stato tanto visibile il sistema di meccanismi autoritari. I governi obbediscono al dio 'profitto-dei-pochi'. I governi sono strutture burocratiche che rispondono soltanto all'organizzazione élitaria mercantile. I possidenti di enormi tesori, frutto del lavoro della maggioranza oppressa, quindi le organizzazioni finanziarie, quelle dottrinali, bancarie, multinazionali... sono la reale potenza che sovrasta tutto, che sta a monte, ed è sostenuta da tutta una società appositamente istruita, educata all'uopo, che crede ciecamente nei valori impostati dall'organizzazione statuale dottrinale. In Italia, Confindustria e Fondazione Agnelli posseggono la scuola, e non potrebbe essere altrimenti, dati gli obiettivi e i valori falsamente etici da esse prefissati, obiettivi che non sono certamente quelli di rendere le nuove generazioni intelligenti, autodeterminate, non sottomesse, seguaci del pensiero libero e critico, come invece vuol farci credere la mitologia scolastica. Del resto, le conseguenze della scolarizzazione obbligatoria e di massa le abbiamo tutti sotto gli occhi. Non possiamo imputare ad altri questa indecenza di società servile e fascista!
Immagine: James Ensor, 'Alimentation doctrinaire'. Da sinistra: il gendarme, il magistrato, il governo, la chiesa, il professore.
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