Una citazione al giorno

Una citazione al giorno -
Data Rivoluzionaria

Abolire la scuola!



Sono contro la scuola tradizionale e anche contro quella alternativa. Non sopporto i riformismi e i riformisti, che sono la peggiore specie di conservatori. Non auspico scuole rivoluzionarie - pretesti per la perpetuazione educativa di massa - io lotto per l'abolizione totale della scuola, di ciò che essa ha finito per significare, lotto per la descolarizzazione del mondo, lotto per la libertà. Chi legge queste parole forse si sta trovando spiazzato, di fronte ad un'eresia, lo so benissimo. Fu così anche per me, anni fa. Sopra questo mio piano di idee contro la scuola non ci sono arrivato dall'oggi al domani. Come dicevo, so benissimo che queste mie affermazioni rappresentano, per la maggior parte della gente, un pericolo, un pugno allo stomaco, qualcosa di inconcepibile e mostruoso, come potrebbe essere inconcepibile e mostruoso per un bigotto confessionale la distruzione di tutti i 'suoi' luoghi di culto. Ma a me non importa. Le equazioni facili, poi, con me, lasciano sempre il tempo che trovano.
Io non tifo per il non apprendimento, al contrario, io stesso desidero continuamente apprendere, ma - è esattamente questo che la gente non riesce capire - proprio per questo sono contro la scuola e contro ogni sua forma alternativa e progressista. Le scuole libertarie? Qualche tempo fa lo scrivevo anche in questo blog: la scuola libertaria, non ho alcun problema a dirlo, è anch'essa da abolire, se il suo fine è se stessa, il suo perpetuarsi, se rimane un luogo deputato, se è un ambiente dove qualcuno pensa 'al bene dei bambini' preparando per loro il terreno; una scuola del genere, anche se la chiami libertaria, è sempre una mostruosità, un presuntuoso strumento di 'salvezza per gli altri' messo in opera da qualcun altro, da uno 'specialista', e in questo caso la scuola libertaria si configura come un'istituzione qualsiasi, perfettamente funzionale al Dominio e alla sua legittimazione. Cos'è per me una scuola libertaria? Ne scrivo approfonditamente nel mio libro.
Non è una scuola, e nemmeno una non-scuola. Scuola libertaria per me è tutto il mondo, tutto l'universo, ogni angolo di conosciuto e di sconosciuto, è ogni occasione, ogni tipo di rapporto con gli altri e con noi stessi, è il contatto estremo e passionale con la propria voglia di essere, di creare, di vivere, è il desiderio impetuoso e assolutamente autonomo di scoprire. Scoprire però non tutto quel che c'è da scoprire (chi può decidere cosa val la pena scoprire?), ma tutto quello che si desidera cercare e imparare. L'apprendimento è un affare personalissimo, o non è. La scuola libertaria, per me, è esattamente un bambino nella sua integrità e totalità naturale, una integrità che dovrebbe rimanere tanto inviolata quanto universale, tanto pura quanto ricca di Conoscenza. Qual è il più grande crimine che la società commette da qualche millennio a questa parte? 'Adultizzare' il bambino col mandarlo a scuola, per ammazzare il suo mondo meraviglioso ed adattarlo al nostro. Si capisce allora perché l'umanità, generazione dopo generazione, continui a rifare gli stessi errori, pur conoscendoli. 


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Gustavo Esteva

'...A quel punto, sia mia figlia che noi genitori sapevamo che il problema non è la qualità della scuola, ma la scuola stessa. Per quanto riconfigurassimo l’aula, il programma di studio, ecc., la scuola rimaneva il problema e non la soluzione. Per quanto la nostra scuola fosse libera, per quanto fossero belli l’albero e il giardino che sostituivano l’aula, per quanto gli insegnanti fossero aperti e creativi, la nostra scuola era ancora una scuola. (Illich l’avrebbe messo in luce con estrema chiarezza nel suo Descolarizzare la società, come ho scoperto molti anni dopo)'.

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