Una citazione al giorno

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Data Rivoluzionaria

L'umanità migliore emarginata per tradizione

Anche la famiglia tradizionale interferisce negativamente sulle libertà del bambino e sulla sua personalità. L'azione familiare di stampo tradizionale non fa altro che soffocare le libere espressioni del bambino, crea dipendenze, infonde paure, soprattutto nei confronti di tutto ciò che viene considerato non tradizionale, diverso, alternativo, libero. Come possiamo pensare di cambiare le cose, quando dalla famiglia alla scuola alla società è tutto così maledettamente ancorato alle cause stesse che ri-producono questo tipo di società malata e mercantile?
Io posso anche avere -come ho- argomenti validi (prove alla mano), sia per supportare il pensiero libertario, sia per confutare punto per punto gli snodi di questo sistema profondamente ingiusto e violento, ma so perfettamente che le mie parole, quand'anche ascoltate e applaudite nei luoghi di riunione degli adulti, non smuovono di un millimetro le posizioni di genitori e maestri convenzionali: questi ultimi tengono di più al loro ruolo autoritario che al concetto di persona o al rapporto paritario tra individui. 
Allora rimangono i bambini e le bambine, cioè tutta quell'umanità, la più sincera e pura, esentata coercitivamente e presuntuosamente dalla gestione attiva della comunità, occorre spiegare a questa umanità emarginata dagli adulti in quale tipo di modello sociale è venuta a trovarsi, spiegarle i deprecabili fini e i violenti mezzi di cui si serve questo sistema per perpetuarsi. Dobbiamo poter credere in un'umanità veramente nuova, e questa umanità esiste già, sono i bambini. Difendiamo la loro integrità e la loro purezza spiegando loro i meccanismi della macchina sociale, così malvagi, plasmanti e perversi (ammesso che questi meccanismi si conoscano davvero). Tutto il resto, secondo me, ha scarsa o nulla incidenza.

3 commenti:

anna ha detto...

scusa, nel commento non mi sono firmata... sono anna, che ha scritto sulla famiglia italia-spagna, per intenderci.

anna ha detto...

ciao edmondo, torno oggi sui commenti e mi sembra che ci sia un errore: hai pubblicato il mio secondo commento, che specifica chi sono.
un abbraccio.
anna

edmondo ha detto...

Sì, anche a me non tornava la cosa, ma il fatto è che non ho mai ricevuto il tuo primo commento.

Gustavo Esteva

'...A quel punto, sia mia figlia che noi genitori sapevamo che il problema non è la qualità della scuola, ma la scuola stessa. Per quanto riconfigurassimo l’aula, il programma di studio, ecc., la scuola rimaneva il problema e non la soluzione. Per quanto la nostra scuola fosse libera, per quanto fossero belli l’albero e il giardino che sostituivano l’aula, per quanto gli insegnanti fossero aperti e creativi, la nostra scuola era ancora una scuola. (Illich l’avrebbe messo in luce con estrema chiarezza nel suo Descolarizzare la società, come ho scoperto molti anni dopo)'.

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