Lo stato non ha mai incoraggiato i giovani a trascorrere il loro tempo libero a pensare in autonomia, non ha mai fatto propaganda allo stare fermi a riflettere e fantasticare, che è un'attività eminentemente intellettuale, creativa. Al contrario, lo stato ha sempre spinto le nuove generazioni all'attività antiriflessiva, muscolare, frenetica, sportiva, competitiva.
Lo stato, attraverso i suoi funzionari scolastici e sociali (massa scolarizzata e istruita a dovere), elargisce al figlio/studente delle dottrine e delle morali nemiche dell'introspezione creativa, e gli dice:
'Ragazzino, che fai in un angolo, muto? Attento che chiamo lo psicologo! Andiamo! là fuori c'è una vita di competizione, di produzione e consumo, quella è la realtà, unisciti alla massa in moto, non sognare, se ti fermi sei perduto, devi adattarti alla gara, non essere diverso dagli altri, non vedi come lavorano, lavorano, lavorano..? Non vedi anche quegli altri? Quali altri? Quelli che corrono lo stesso perché non hanno un lavoro e devono trovarlo per campare? Quella è gente responsabile, non tu! Non pensare, figliolo, iscriviti in palestra, gioca a calcio, fai karate, pallacanestro, gare di tuffi, atletica, pugilato. Fai vedere quanto sei forte! Fai tutti i corsi che ti propongono i miei insegnanti, così avrai dei crediti a scuola e alla fine ti dichiarerò maturo! Ma se proprio vuoi stare fermo e pensare, fallo solo per strategia militare, per battere un avversario, puoi quindi iscriverti a dei campionati di scacchi, usa la tua fantasia solo in funzione del conflitto e per vincere una medaglia, te la dò volentieri, sai? Oppure puoi pensare nel modo che voglio io, con ciò che voglio io, perciò ti fornirò i miei libri, i miei filosofi, ben inteso solo quelli che alla fine ti conducono sempre a me e a questa società, non un'altra. Ma non pensare per conto tuo al tuo essere, ai tuoi desideri più reconditi, non riflettere in autonomia, non trovare altre soluzioni, non inventare nuovi mondi e nuove possibilità. Sii serio e rinnega l'utopia! Se ti fermi a pensare significa che ozi, e io cosa ti ho sempre insegnato? Ti ho sempre insegnato che l'ozio è il padre dei vizi, e tu non dovrai mai scoprire che l'ozio è invece una santa virtù. L'ozio è rivoluzionario, risveglia il bisogno di libertà, ti allontana dalla società dei padroni... Rifuggi il pensiero e avanti marsh! Unò, duè, unò, duè.. Produrre, produrre!'
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