Una citazione al giorno

Una citazione al giorno - Le limitazioni alla libertà di un bambino sono giustificate solo quando sono indispensabili per la difesa della sua persona. Altrimenti sono dei veri e propri attentati alla sua persona (Marcello Bernardi)
Data Rivoluzionaria

Non amare la tua gabbia!


Una moltitudine di persone, coercitivamente rinchiuse per lunghi anni in un dato luogo, poste quindi in cattività e obbligate a ubbidire a degli ordini, finché avranno brandelli di essenza naturale dentro, sapranno produrre comunque testimonianze di bene, di solidarietà e di affetto, e manifesteranno ugualmente la loro perspicacia e genialità. E questo, malgrado la loro condizione che genera aggressività e perdita progressiva delle qualità positive di cui sopra, che infatti a lungo andare si perdono. Ma pur sempre qualcosa rimane ('tra le pagine chiare e le pagine scure'). 
L'errore che molte di queste persone commettono, però, è quello di credere che ciò che rimane di buono sia dovuto all'azione del luogo che le opprime. Parlo della scuola e delle sue vittime. 
Si entra a frotte da piccolissimi a scuola che si è ancora degli esseri umani veri, vivi, integri, estremamente intelligenti e creativi, e via via, come da progetto screanzato, tutto si perde; quei corpi vengono ritenuti a forza per migliaia di ore, quei cervelli colonizzati, le coscienze in formazione incattivite, logorate e vilipese dall'obbligo reclusivo e competitivo, e dal vigliacchissimo ricatto ricompensa/punizione. Una volta trascorsa la mattinata in reclusione, si continua lo stesso a pensare alla gabbia fino alla sera, se non anche di notte, con 'i compiti da fare', il pensiero dei corsi da seguire, i crediti da maturare, tutti gli altri adulti che pretendono che tu faccia, che tu diventi, che tu sia qualcuno che non sei... Soddisfare i desideri personali e liberarsi la vita dalle coercizioni è ormai diventata un'impresa da eroi eretici, un'impresa certamente condannata dalla società scolarizzata. Insomma, un logorìo continuo, persistente, totale, che annichilisce ogni individuo.
Rimangono tuttavia rimasugli di umanità e di intelligenza, anche di genialità, qualità che hanno saputo resistere alle percosse dilanianti della scolarizzazione massificante. Dire che è grazie alla scuola che quei rimasugli si manifestano, è da stolti. E' come credere che qualche uccellino in gabbia riesca ancora a volare grazie ad essa, mentre gli altri uccellini, atrofizzati dopo anni di reclusione, abbiano bisogno di gabbie più performanti, colorate, magari poste in spazi aperti naturali (il che è di un cinismo terrificante).

Scuola e governo, da sempre al servizio dei potentati finanziari


 L
o Stato è un poderosissimo sistema di meccanismi autoritari, astutamente progettati e affinati nei secoli, che ha come scopo il mantenimento di questo tipo specifico di società, in cui una élite sfrutta la maggioranza per ricavarne profitti economici e privilegi. Mantenere in piedi una simile organizzazione significa dover usare necessariamente la forza, la coercizione, il controllo, ma soprattutto una persuasione di massa che non deve conoscere interruzione. Quello dello Stato è un lavoro continuo di persuasione e propaganda. Lo Stato ha dunque due bracci potentemente armati: l'uno è la scuola, l'altro è il gendarme, nella sua accezione più ampia possibile (manganello, galera, ospedale psichiatrico, istituti di correzione...). Il primo, usando una violenza invisibile, istruisce ogni nuova generazione a diventare parte integrante di quel sistema di meccanismi autoritari e a darle l'illusione che la scuola, come i governi e le altre istituzioni e tutto l'apparato statuale, siano assolutamente necessari; il secondo braccio, usando una violenza visibile, re-istruisce o ri-educa tutte le volte che qualcuno devia dal percorso per cui è stato istruito e non porta il suo contributo di ricchezza in qualità di schiavo produttore (vedi disegno di H. Daumier 'Gargantua'). 

Mai come in questo periodo è stato tanto visibile il sistema di meccanismi autoritari. I governi obbediscono al dio 'profitto-dei-pochi'. I governi sono strutture burocratiche che rispondono soltanto all'organizzazione élitaria mercantile. I possidenti di enormi tesori, frutto del lavoro della maggioranza oppressa, quindi le organizzazioni finanziarie, quelle dottrinali, bancarie, multinazionali... sono la reale potenza che sovrasta tutto, che sta a monte, ed è sostenuta da tutta una società appositamente istruita, educata all'uopo, che crede ciecamente nei valori impostati dall'organizzazione statuale dottrinale. In Italia, Confindustria e Fondazione Agnelli posseggono la scuola, e non potrebbe essere altrimenti, dati gli obiettivi e i valori falsamente etici da esse prefissati, obiettivi che non sono certamente quelli di rendere le nuove generazioni intelligenti, autodeterminate, non sottomesse, seguaci del pensiero libero e critico, come invece vuol farci credere la mitologia scolastica. Del resto, le conseguenze della scolarizzazione obbligatoria e di massa le abbiamo tutti sotto gli occhi. Non possiamo imputare ad altri questa indecenza di società servile e fascista!


Immagine: James Ensor, 'Alimentation doctrinaire'. Da sinistra: il gendarme, il magistrato, il governo, la chiesa, il professore.

Gustavo Esteva

'...A quel punto, sia mia figlia che noi genitori sapevamo che il problema non è la qualità della scuola, ma la scuola stessa. Per quanto riconfigurassimo l’aula, il programma di studio, ecc., la scuola rimaneva il problema e non la soluzione. Per quanto la nostra scuola fosse libera, per quanto fossero belli l’albero e il giardino che sostituivano l’aula, per quanto gli insegnanti fossero aperti e creativi, la nostra scuola era ancora una scuola. (Illich l’avrebbe messo in luce con estrema chiarezza nel suo Descolarizzare la società, come ho scoperto molti anni dopo)'.

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