'...il lavoratore, costretto per secoli e quindi abituato ad attendere il lavoro, cioè il pane, dal buon volere del padrone, ed a vedere la sua vita continuamente alla mercé di chi possiede la terra ed il capitale, ha finito col credere che sia il padrone che dà da mangiare a lui, e vi domanda ingenuamente come si potrebbe fare a vivere se non vi fossero i signori. Così uno, il quale fin dalla nascita avesse avuto le gambe legate e pure avesse trovato modo di camminare alla men peggio, potrebbe attribuire la sua facoltà di muoversi precisamente a quei legami, che invece non fanno che diminuire e paralizzare l’energia muscolare delle sue gambe. Se poi agli effetti naturali dell’abitudine s’aggiunga l’educazione data dal padrone, dal prete, dal professore, ecc., i quali sono interessati a predicare che i signori ed il governo sono necessari; se si aggiunga il giudice ed il birro, che si forzano di ridurre al silenzio chi pensasse diversamente e fosse tentato a propagare il suo pensiero, si comprenderà come abbia messo radice, nel cervello poco coltivato della massa laboriosa, il pregiudizio della utilità, della necessità del padrone e del governo'.
Questo diceva Errico Malatesta a proposito dei padroni e dei governi (pdf). Ma lo stesso concetto vale per la scuola, ritenuta ahimé necessaria dalla 'massa laboriosa' soltanto perché questa, la massa, è stata abituata a lunghi anni di obbligo scolastico infantile, sì che, laddove gli infanti dovessero in età adulta accorgersi, nonostante tutto, di possedere ancora del genio creativo e la capacità di imparare autonomamente, questi adulti crederanno che il merito debba essere attribuito alla scuola, quando invece quest'ultima non fa che 'diminuire e paralizzare' l’energia cerebrale e tutte le magnifiche peculiarità umane e naturali, compresa certamente la capacità di imparare per via incidentale e di creare autonomamente. C'è anche chi si salva dall'azione della scuola, e meno male!
Da questo punto di vista, corroborato dall'esperienza storica, chi si è fatto carico di distruggere obbligatoriamente l'essere umano per trarne vantaggio non è altri che quel mostro a due teste rappresentato dallo Stato e dalla Chiesa, che lavora sempre per conto della classe al potere, ma anche beffardamente in nome delle masse sfruttate che continuamente creano i loro sfruttatori per automatismo culturale dogmatico, e ovviamente per 'il pregiudizio della loro utilità'.
Da questo punto di vista, corroborato dall'esperienza storica, chi si è fatto carico di distruggere obbligatoriamente l'essere umano per trarne vantaggio non è altri che quel mostro a due teste rappresentato dallo Stato e dalla Chiesa, che lavora sempre per conto della classe al potere, ma anche beffardamente in nome delle masse sfruttate che continuamente creano i loro sfruttatori per automatismo culturale dogmatico, e ovviamente per 'il pregiudizio della loro utilità'.