Diventare la prigione di se stessi è diventata una pratica autoeducativa consueta, una morale sociale.
Il più alto ostacolo che impedisce lo sviluppo di un pensiero critico teso al progresso umano, libertario, è costituito dal prodotto dell'istituzione scolastica. Qual è questo prodotto? Questo prodotto è la persona, il cosiddetto 'cittadino educato'. Questo cittadino, attraverso un continuo e lungo esercizio educativo-disciplinare ed autodisciplinare, acquisisce un'omologazione vendutagli a caro prezzo e di cui va fiero. Lo stesso cittadino educato diventa così l'agente di sorveglianza di se stesso, e più in generale dell'integrità del sistema, di un sistema di valori che ha dovuto acquisire e del quale, diluendosi in esso, è diventato il custode più fedele. In altre parole, l'essere umano, che in natura è la causa prima e il solo responsabile del suo benessere, per mezzo della scuola (e della società scolarizzata educante) è divenuto il problema di se stesso, il proprio poliziotto (che si autosorveglia, sorvegliando gli altri), il proprio boia (che si autopunisce, punendo gli altri).
La persona in questione finisce, già in età infantile, per diventare il sistema. Difendendo il sistema, questa persona crederà di difendere se stessa, la sua dimensione anche fisica. E non c'è quindi da stupirsi se le masse preferiscano ormai soffrire per migliaia di anni piuttosto che cercare di liberarsi e vivere senza padroni. Liberarci da cosa - si chiedono - da noi stessi? Piuttosto pensiamo a difendere i nostri valori, che ci rappresentano! Da qui si può anche capire come e perché nascano tutte le fobie irrazionali che stanno alla base del razzismo, dove 'l'altro', fatto passare come 'diverso e pericoloso', potrebbe compromettere l'integrità della patria, della famiglia, della razza, dell'identità, che sono tutta una serie di pretesti, come sappiamo, ma utili a far sentire il 'cittadino educato e istruito' degno e fiero di se stesso, cioè una degna e fiera preda del sistema. Non c'è più distinzione, quindi, tra cittadino educato e sistema, sono la stessa cosa. Chi tenta di far aprire gli occhi alle masse educate, esse, intimorite dal presagio funesto di libertà, avanzeranno come schiere agguerrite di soldati a difesa di se stesse, del sistema.
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